Muoviti!

Questa immagine mostra una persona che corre. Il movimento è una componente fondamentale della fisioterapia, che valuto molto nella mia professione di fisioterapista

Quello che chiunque dovrebbe tenere in considerazione quando si rivolge ad un riabilitatore è che non si può ottenere il meglio dal percorso solo ricevendo passivamente un trattamento. E non parlo di chi arriva di corsa in studio e, esausto dal ritmo della giornata, si rilassa e prende sonno durante il trattamento, ma di chi si aspetta che sia il terapista da solo a risolvere il loro problema. Io posso dirvi, secondo la mia esperienza, che i trattamenti che hanno avuto un risultato più significativo e duraturo, sono stati quelli nei quali la persona ha partecipato attivamente al suo recupero. In che modo? Ci sono diverse modalità, ma il concetto di base è sempre lo stesso: la riabilitazione è un processo di cambiamento e adattamento, non un’alternativa al farmaco per calmare i sintomi. La strumento principe di questo concetto è il MOVIMENTO, e di questo andremo a parlare oggi. 

Movimento e sistema nervoso?

Molte cose sono già state dette, e usare le parole di chi lavora nel campo dello sport, dell’allenamento o della riabilitazione sarebbe la cosa più ovvia, ma lascia che utilizzi le parole di chi studia il sistema nervoso centrale e le sue diverse funzioni. Sentiamo cos’hanno loro da dire riguardo il movimento:

  • “Semplicemente muovere il nostro corpo ha effetti benefici immediati e a lungo termine per il nostro cervello, che possono durare per tutta la vita”

Wendy Suzuki, neuro scienziata.

  • “Chi siamo ha molto a che fare col fatto che abbiamo un corpo e come lo sappiamo muovere.”

Michael Mannino, filosofo e neuroscienziato

  • “Perché abbiamo un cervello? Per una e una sola ragione: produrre movimenti adattabili e complessi. Non c’è nessun’altra ragione per avere un cervello.”

Daniel Wolpert, ingegnere e neuroscienziato

  • “Dobbiamo percepire per muoverci, ma dobbiamo anche muoverci per percepire”

James Gibson, psicologo

  • “La cognizione dipende dal tipo di esperienza che deriva dall’avere un corpo con varie capacità senso motorie.”

Francisco Varela, neuroscienziato e filosofo

  • “Il cervello è fatto per il movimento, e funziona meglio se ci muoviamo”.

Anders Hansen, psichiatra

Non male, eh? 

Tutto questo significa che il movimento non solo migliora la nostra capacità cardiovascolare, il nostro trofismo muscolare e la salute delle nostre articolazioni (non sarebbe già sufficiente questo?), ma ha potentissimi effetti sul nostro sistema nervoso, in particolare sulla nostra memoria, sul nostro umore, sulla nostra concentrazione. Mai visti quei “pazzi” che vanno a correre all’alba? Molto spesso sono persone capaci di pianificare in modo efficace le loro giornate e di mantenersi concentrate durante le loro attività, è un caso?

Questo circolo virtuoso che si instaura tra corpo e cervello, tra movimento e attività cerebrale è il nostro asso nella manica per tenerci in salute a lungo, e tutti dovremmo farne il migliore utilizzo. 

A questo punto, alcuni di voi si staranno chiedendo…

di che tipo di movimento parliamo?

Per alcuni degli autori che ho citato i benefici dell’attività fisica che ho citato vengono dall’attività aerobica, quella “cardio” che chiunque sia stato in una palestra negli ultimi anni conosce bene. Questo è vero, e molti potrebbero pensare: “Allora io sono a posto! Vado regolarmente in palestra e faccio 45 minuti di cardio, tre volte a settimana!”. Sì e no. Certamente gli effetti sul sistema cardio circolatorio, respiratorio e quelli conseguenti ad una vascolarizzazione diffusa saranno presenti, ma siamo sicuri che sia il massimo che possiamo ottenere da questo tipo di lavoro?

Lo stesso ragionamento si può fare per l’allenamento della forza: in un’ottica di movimento umano, appartenente ed accessibile a tutti, lavorare solamente su serie e ripetizioni, in posizioni e traiettorie guidate da una macchina, privilegiando l’isolamento di un muscolo o gruppo muscolare in un movimento che non ci capiterà di fare quasi mai fuori dalla palestra, è davvero il massimo che possiamo ottenere?

Cosa posso fare per ottenere questi benefici in più?

Per fare questo dobbiamo tener conto delle caratteristiche più importanti per il nostro sistema nervoso; tra le molte, oggi voglio parlare delle 2 più facilmente applicabili e comprensibili: funzione e varietà. Queste possono fare la differenza nella qualità dei benefici che possiamo ottenere dal movimento.

Quando il sistema nervoso da il comando per l’esecuzione di un movimento con una funzione reale, l’attivazione neuromuscolare  è completamente diversa rispetto a quando questa non c’è. Per esempio scattare su un tapis roulant o scattare per raggiungere un punto preciso, per inseguire o scappare da qualcuno; ruotare il collo, o ruotare il collo per guardare qualcosa che ha attirato la nostra attenzione. 

Muoversi con una funzione precisa e concreta è un’attività molto più complessa e ricca di stimoli del semplice spostamento delle parti del corpo.

In questa logica, il gioco è lo strumento che ci può aiutare maggiormente. Pensiamo solo a tutti quei che si fanno da bambini: guardie e ladri, scappa e prendi, palla avvelenata, scalpo.

La varietà è stata forse la qualità meno considerata nel mondo dello sport, della riabilitazione e del fitness negli scorsi anni. L’approccio dell’allenamento in palestra con uno scopo principalmente estetico e l’iperspecializzazione del gesto atletico richiesta dallo sport, portano inevitabilmente a non curarsi di una fetta molto consistente del movimento umano, con le conseguenti lacune che possono derivare da questa strategia, come limitazioni di mobilità articolare e di forza fuori dal gesto tecnico specifico, o difficoltà nell’adattarsi all’ambiente diverso in cui muoversi. 

Attenzione! Non sto condannando lo sport o il bodybuilding, ogni può scegliere l’attività che preferisce, che trova più appagante o che lo appassiona di più; funzione e varietà sono due caratteristiche fondamentali per il movimento umano, che non è strettamente correlato allo sport, ma alla salute di ognuno di noi, e si possono praticare in molti modi, molto spesso semplici e affiancabili all’attività sportiva. Quindi, MUOVITI!